Brioche col tuppo, l’originale siciliana: 6 consigli per esaltarne il gusto

Icona del cibo siciliano, conosciuta in tutto il mondo, la brioche col tuppo, detta anche a brioscia cu tuppu, è una dolce prelibatezza a cui non riescono a rinunciare, soprattutto nei mesi più caldi, primaverili ed estivi, né i siciliani, né tutti coloro che arrivano sull’isola di passaggio. La sua nota bontà è data certamente dalla semplicità e dalla morbidezza dell’impasto. La sua ricetta è più o meno la stessa in tutta l’isola, anche se ogni panettiere/pasticcere adotta dei suoi personalissimi segreti per dare alla brioscia siciliana un marchio di sapore identificativo ed indimenticabile. Se vuoi scoprire gli ingredienti della nostra brioche siciliana col tuppo clicca qui. 

Su quale sia la storia della brioche col tuppo abbiamo già parlato nell’articolo di apertura del nostro blog. Oggi, invece vogliamo svelare quali sono i modi migliori per mangiare e gustare una brioscia col tuppo, esaltandone il gusto. Innanzitutto, tre sono le caratteristiche fondamentali che deve assolutamente avere una vera brioche siciliana: 

  • Il tuppo, ovvero la parte più osannata, sognata, identificativa e amata della brioche;
  • L’impasto che deve essere morbidissimo, non eccessivamente dolce, ma allo stesso tempo profumato e leggermente aromatico;
  • La freschezza, che rimanda necessariamente alla bontà di un prodotto artigianale, genuino, “appena sfornato”, senza alcun tipo di conservanti, coloranti e aromi artificiali.

Brioche col tuppo per gelato

Ma come si può gustare a pieno l’originale brioche siciliana col tuppo? Questione di qualche segreto e di alcuni giusti abbinamenti: 

  1. Cosa fondamentale da fare prima di mangiare una brioche siciliana col tuppo è quella di scaldarla qualche minuto in microonde. Il calore ridarà vita alla sofficità del suo impasto e farà esplodere gli aromi e i profumi che la compongono. L’accostamento caldo/freddo poi è un binomio davvero amato dai siciliani, che amano mangiare la brioscia accompagnandola principalmente con granita e gelato, ma non solo!
  2. Mangiare una brioscia non partendo dal tuppo è una pratica che ha nell’isola del “blasfemo culinario”. La prima cosa che fa un siciliano quando ha in mano una brioche col tuppo è, infatti rigorosamente, quella di: staccare il tuppo e affogarlo nella granita, nel gelato o nella crema. Come ci piace dire sempre scopiazzando apertamente una famosa pubblicità dei Fonzie: “se non mangi prima il tuppo, godi solo a metà.” (Eh sì abbiamo riadattato uno slogan!)
  3. Il modo preferito dalla Sicilia occidentale a quella orientale di mangiare la brioscia cu tuppu è quello di abbinarla alla granita. Nell’isola, soprattutto nelle zone di mare, viene prodotta una grande varietà di granite, dalle classiche, fragola, limone e mandorla, alle più insolite pesca e malvasia, alle più golose al caffè, pistacchio e cioccolato. Insomma di granite ce n’è per tutti i gusti! Il sapore freddo, o per meglio dire ghiacciato, della granita richiama inevitabilmente a sé, quello della brioscia, più caldo e soffice. La brioche praticamente viene strappata in pezzi con le mani (a partire ovviamente dal tuppo) e usata come cucchiaino per prendere la granita. Il binomio di gusto che ne scaturisce è straordinario, ma che lo diciamo a fare!
  4. Anche abbinare la brioche al gelato è un must della cultura siciliana, ma attenzione perché a questo punto l’isola si spacca in due: ci sono quelle zone della Sicilia in cui praticamente il gelato viene accompagnato alla brioche allo stesso modo in cui viene accompagnata la granita e altre zone dell’isola in cui prendere una brioscia col gelato, significa proprio far aprire in due la brioscia e imbottirla col gelato, proprio come se fosse un panino. Il gelato che trasborda dalla brioche, viene mangiato immediatamente con il rituale dello stacco del tuppo. Proprio al tuppo è affidato il compito di togliere “con una bella strisciata” il gelato che fuoriesce, per regalare una grande gioia al palato. Avvertenza: per quelle persone che non sono veloci a mangiare, far imbottire la brioche col gelato non è proprio una buona idea! Il gelato, soprattutto in estate con le alte temperature, tende a sciogliersi velocemente e questo potrebbe causare qualche disagio tecnico a chi è abituato a mangiare lentamente. In quel caso, meglio preferire il classico abbinamento gelato in coppetta e brioche a parte.
  5. C’è, però, chi ama la brioche anche come semplice “panino dolce” da imbottire con creme e marmellate. Certe mattine, per esempio, noi di Panificio Mulara, amiamo fare colazione spalmando sulle nostre belle brioche le nostre irresistibili creme spalmabili: alla mandorla siciliana bio, al pistacchio e al cioccolato. Anche le creme riescono ad esaltare il gusto della brioche, soprattutto quest’ultima viene (come dovrebbe sempre essere) se riscaldata. Ma neanche in questo il ruolo del tuppo viene trascurato. Il bello è quello di staccare il tuppo come un elemento a parte e di farlo affogare nella crema. Eh sì, per noi siciliani il cibo è un dolce vizio!
  6. Infine, c’è chi adora così tanto la brioche da usarla anche come panino per condimenti salati. Sì, proprio così! Ma di questo insolito e golosissimo argomento parleremo nel nostro prossimo articolo, da non perdere!

Tutto bellissimo quello che abbiamo detto, ma qualcuno si starà chiedendo: come poter assaporare il vero gusto della brioche siciliana e far vivere queste gioie al nostro palato, vivendo fuori dalla Sicilia? Con le nostre brioches col tuppo! Che spediamo in tutto il mondo e produciamo artigianalmente, senza conservanti, coloranti e aromi artificiali, con materie prime di qualità. La durata delle nostre brioches è di 10 giorni a partire dalla loro produzione. Ragion per cui le prepariamo e le sforniamo solo dopo aver ricevuto un’ordinazione e le spediamo quando sono pronte, immediatamente, con corriere espresso.

Se ti manca il vero gusto della brioche siciliana, se vorresti gustarlo di più di 10 giorni all’anno, ci siamo noi con le nostre brioches! Con Panificio Mulara la Sicilia arriva dove sei tu, perché ci piace far felici tutti i palati più esigenti, ovunque essi siano!