Savoiardi e savoiardi siciliani: ricetta e storia di un dolce imperiale che conquistò i palati di tutto il mondo

Con il loro gusto leggero, semplice e friabile e con la loro consistenza, ideale per la straordinaria arte dell’inzuppo e per la preparazione di amatissimi dolci, come il tiramisù e la charlotte, i savoiardi hanno conquistato il cuore di molti golosi. 

Savoiardi

Savoiardi

La loro bontà ha una storia che affonda le sue origini nel Medioevo, quando un cuoco della corte di Amadeo VI di Savoia, in onore della visita dell’imperatore Carlo IV, preparò un dolce nuovo, mai confezionato prima, con 3 semplici ingredienti: uova, zucchero e farina. Quel dolce dal gusto “spartano”, preparato per soddisfare un palato reale riscosse un successo tale da diffondersi non solo in tutta Francia, ma anche a livello internazionale. 

La forma allungata e smussata alle estremità ha regalato ai savoiardi simpatici appellativi. Proprio per il loro aspetto, infatti, in inglese vengono chiamati lady fingers (dita di dama), in turco kedi dili (lingua di gatto) e in francese biscuits à la cuillère (biscotti a forma di cucchiaio). 

In Italia, invece, questo semplice e irresistibile dolce, ha assunto un nome un po’ più formale, ovvero il nome con cui lo conosciamo oggi, in riferimento alla sua origine nella regione storica Savoia, da cui appunto discendeva la casa reale dei Savoia. Furono proprio questi ultimi a portare in Italia il famosissimo dolce preparato dal loro cuoco, per la prima volta, molti secoli prima e a diffonderlo in tutta la penisola. La tradizione dei savoiardi attecchì subito nel bel Paese, innamorato del cibo e della buona cucina, soprattutto in Piemonte, in Sardegna e ovviamente in Sicilia.

In Sicilia i savoiardi non solo si affermarono nella loro versione classica, ma anche in una versione rivisitata. La Sicilia, si sa, è un’isola dove ogni cosa: artistica, religiosa, umana, gastronomica viene personalizzata e assume una propria autonoma identità. Questa è una caratteristica distintiva, un’abitudine, che l’isola si porta dietro da sempre, forse anche a seguito delle molteplici dominazioni che ha dovuto subire nei secoli. In questo modo è riuscita, infatti, a non soccombere ai vari colonizzatori, e a mantenere nonostante tutto il suo carattere spiccatamente “siciliano”. 

Raffioli (Savoiardi Siciliani)

Raffioli (Savoiardi Siciliani)

I savoiardi rivisitati in Sicilia, prendono banalmente il nome di savoiardi siciliani, detti anche “raffioli”o “firrincozza”. Come tutte le pietanze siciliane non ne esiste una versione ufficiale e da provincia in provincia qualcosa può cambiare. I nostri savoiardi siciliani, conosciuti nel nostro paese con il nome di “raffioli”, sono fatti con gli stessi ingredienti dei savoiardi tradizionali, ma se ne discostano per la forma un po’ più arrotondata e per la crosta di zucchero che li riveste. 

Assaggiare i savoiardi siciliani almeno una volta nella vita è d’obbligo, soprattutto se si è davvero ghiotti di dolciumi. 

Cos’hanno di speciale i nostri savoiardi tradizionali e siciliani?

Artigianalità e qualità delle materie prime. Tutto viene fatto a mano, al momento dell’ordinazione, senza conservanti, coloranti, aromi artificiali e grassi idrogenati. 

I savoiardi dal medioevo fino al terzo millennio, un dolce di cui non possiamo fare a meno.