Questa storia è sempre ambientata in un paesino dell’entroterra siciliano, quello in cui siamo nati e cresciuti, quello in cui impastiamo ogni giorno e racconta dei nostri biscotti di Natale, buoni da gustare, buoni per riunire, nel perfetto spirito del Natale.
I nostri biscotti sono fatti di ingredienti e tradizione, una tradizione che abbiamo voluto riportare anche sulla loro scatola, perché davvero non si tratta di un banale biscotto. Si tratta di un simbolo, di un rito, di un filo che ancora lega ricordo e presente, di una storia che non può essere scissa dall’impasto.
C’era una volta e c’è ancora in un piccolo paesino siciliano, lontano dal mare, la tradizione dei biscotti di Natale. Questi irresistibili biscotti nessuno ricordava quando e come fossero nati, ognuno sapeva solo che erano sempre stati lì, come il cielo, come la mietitura del grano in giugno, come la santa messa la domenica.
Se ne cominciava a sentire l’odore durante il periodo di Natale, quando faceva buio presto, e amici, parenti e comari si riunivano a impastare, infornare e narrare vecchi racconti. Insieme al profumo, nell’aria si spandevano anche le voci e le risate e ciascuno, in quel piccolissimo angolo di mondo, poteva sentirsi meno solo.
È proprio questo mondo semplice, quasi perduto, che cerchiamo di salvare dalla dimenticanza, perché i nostri biscotti di Natale non sono semplici biscotti: sono una tradizione, una dolce atmosfera del cuore.
Ma oggi non vogliamo raccontare la loro storia, perché ne abbiamo già parlato in questo articolo. Oggi vogliamo svelare il perché della loro bontà.
Nel loro impasto c’è il lievito madre
No, non è affatto una cosa comune trovare in un biscotto del preziosissimo lievito madre. Anzi forse è proprio una cosa straordinaria. Ma i nostri biscotti sono straordinari e appartengono ad un mondo in cui il lievito di birra ancora non esisteva. E sono rimasti così, li abbiamo lasciati così: antichi nel bel mezzo della modernità. Il nostro lievito madre poi è qualcosa di speciale, davvero! È anziano ormai e conserva saggezza e bontà. L’ha fatto per la prima volta nostro padre quando aveva 20 anni e anche se ora nostro padre non c’è più, rimane lui. Lo rinfreschiamo ogni giorno, lo coccoliamo, è uno dei nostri tesori più preziosi.
Contengono anice e dolcezza
Questa potrebbe non sembrare una caratteristica speciale. A molti l’anice non piace neppure. Eppure anche chi non ama l’anice ama i nostri biscotti di Natale. Perché l’anice nei nostri biscotti è una leggera nota speziata che si amalgama in un impasto di dolcezza. Si potrebbe pensare: ma che c’entra l’anice con la Sicilia? Quando si parla di anice a tutti noi viene in mente l’anice stellato, quello tipico dei paesi asiatici. Invece, non tutti sanno che in Sicilia si trova e cresce spontaneamente, da tempo immemore, l’anice verde. Bevande di anice, come la famosa acqua con zammù (anice), venivano già offerte a Palermo ai tempi degli arabi prima dell’anno 1000 (d.C.). A Palermo per dire anice si dice zammù, dalle nostre parti invece i semi di anice vengono indicati col nome improprio di “cimino”.
Sono fatti di soli 6 ingredienti
Sono nati come biscotti fatti in casa in un paesino povero e così li abbiamo voluti lasciare: farina di frumento 00, zucchero, strutto, lievito madre, acqua, semi di anice, solo sei ingredienti per una storia buona, per un sapore unico fuori dal tempo.
Non hanno la solita forma dei biscotti
I biscotti in genere sono tondi o a cuoricino, talvolta quadrati o rettangolari, ma chi ha mai visto dei biscotti a forma di “S” con le punte lavorate? Non si può negare che il loro aspetto abbia un carattere fortemente siciliano, che, a guardar bene, ricorda gli ornamenti barocchi delle chiese.
Uno solo ne vale almeno tre
Non è il solito biscotto. È grande almeno tre volte i biscotti industriali a cui siamo abituati. È noto che i siciliani in cucina sono, come si dice dalle nostre parti, “bbunnanziusi”, ovvero amano le portate abbandonanti.
Sono sempre fragranti
I nostri biscotti sono buonissimi, soprattutto se mangiati caldi caldi. Ma non occorre mangiarli per forza appena sfornati. Basta, infatti, scaldarli velocemente in forno per godere di un sapore e di una fragranza senza pari.
Hai mai assaggiato i nostri biscotti di Natale?
Il loro sapore racconta storie lontane. Mangiarli è un rito, una dolce atmosfera del cuore.