Brioche col tuppo: l’originale tra storia e tradizione

Ci sono tante immagini della Sicilia che si sono imposte nell’immaginario comune. Sono immagini evocative, possenti, che fanno sognare, che riguardano il mare, i fichi d’india, le chiese barocche, i templi greci; bellezze naturali e artistiche che si intrecciano per delineare una terra dai caratteri forti e unici. Ma la Sicilia non è famosa solamente per la sua arte e per i suoi paesaggi. L’isola, infatti, è conosciuta e apprezzata in tutto il mondo anche per la sua cultura gastronomica e per la sua pasticceria. Tra le prelibatezze più amate, sia dentro che fuori dall’isola, c’è sicuramente la tradizionale brioche col tuppo o “brioscia col tuppo”.

Chi non ha sognato almeno una volta nella vita di essere seduto in un bar di fronte al mare a mangiare una brioche col tuppo e una granita? Chi non ha mai fantasticato di ritrovarsi come Montalbano affacciato su una chiesa barocca a immergere una “brioscia cu tuppu” in un buon caffellatte?
Eh sì la brioscia col tuppo è la regina di molte fantasie culinarie. La sua forma unica caratterizza la sua personalità particolarmente spiccata. Non è infatti né un croissant, né la brioche oggi comunemente intesa. È altro, sia per gusto che per consistenza. Quel tipo di altro che può trovarsi solo in Sicilia, una terra frutto di contaminazioni secolari tra popoli diversi per lingua, religione, arte e cibo.

La leggenda racconta che questa bontà sicula sia nata in una nobile famiglia siciliana, che desiderava qualcosa di morbido in cui spalmare la marmellata a colazione. I croissants all’epoca non erano diffusi e così il cuoco realizzò questa soffice delizia, che conquistò l’aristocratica stirpe e i frequentatori della casa e si diffuse rapidamente in tutta la trinacria.
Il suo particolare nome sembra derivare da un’acconciatura in uso tra le donne, che oggi conosciamo col nome di “chignon”, e sembra derivare etimologicamente dal normanno “toupin”, in gallico “toupeau” e nel francese moderno “toupet” da cui il siciliano “tuppo”. Anche il nome brioscia, si pensa sia originario della Sicilia e che sia stato poi preso in prestito dalla pasticceria francese.
Oggi, per fortuna, non è necessario trovarsi in Sicilia per gustare una tradizionale brioche col tuppo siciliana. Sul nostro shop potete acquistare le nostre buonissime brioches artigianali, made in Sicily, senza conservanti e imbustate singolarmente per conservarne intatta tutta la fragranza!

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Attenzione però le brioches non sono tutte uguali. È importante per apprezzarne il gusto delicato e il sapore autentico, che siano fatte rigorosamente secondo la ricetta tradizionale e che vengano leggermente riscaldate prima del consumo.
Un ultimo consiglio: quando si ha in mano la vera brioscia siciliana, prima di tutto bisogna mangiare il tuppo!