Dal bis-cotto romano ai biscottifici: storia del dolce evergreen più amato d’Italia

Poche persone riescono a resistere alla bontà dei biscotti! Con il latte, col tè, col caffè, col succo di frutta, insomma non c’è occasione, a merenda o a colazione, in cui non ci stia bene un bel biscotto! Generalmente i biscotti entrano a far parte del nostro panorama culinario sin dalla prima infanzia e rappresentano una parte dolcissima e golosissima della nostra vita quotidiana, tanto che ne esistono una nutrita varietà di gusti e tipologie. 

Ma cosa sappiamo di questo alimento, che consumiamo fin dalla più tenera età? Nulla, a parte che è irresistibilmente buono!

Un po’ di storia

Alla base di tutto come sempre c’è il pane! Quell’alimento derivato dal grano che è stato il sostentamento dell’uomo fin dalla notte dei tempi. Secondo i miti e le leggende Giasone, uno dei più acclamati argonauti, stava preparandosi per una spedizione via mare alla ricerca del vello d’oro. Incaricò allora il suo cuoco di preparare del pane come provvista da portare per il lungo viaggio. Ma il cuoco si addormentò proprio mentre preparava il pane e così il pane rimase in forno a cuocersi per lungo tempo, diventando sottile e friabile. Tuttavia, la decisione di Giasone fu quella di portare ugualmente con sé quello strano pane. La sua decisione si rivelò vincente perché quel pane fu l’unico che si conservò più a lungo senza ammuffire, rimanendo buono e croccante e risultando oltretutto eccezionale per essere inzuppato nel vino. Si narra che fu così, insomma, che nacque il biscotto, da un pane scordato nel forno, cotto due volte (bis-cotto). 

Al di là del mito, pare storicamente più probabile che siano stati gli antichi romani ad inventare il pane bis-coctus, cotto due volte, per conferire nuova forma e nuova identità al pane: magari come galletta dolce, cialda addolcita con miele, spezie e frutta secca, da dare come cibo energetico destinato ai soldati dell’Impero.

Con l’avvento del cristianesimo i biscotti hanno preso nuova vita nei monasteri e proprio lì sono nate numerosissime nuove ricette. Preparazioni casalinghe, semplici e rustiche, che in ogni regione hanno saputo trovare un’espressione diversa: croccanti e da sgranocchiare a fine pasto con un buon liquore al sud, friabili e burrosi al nord, a base d’olio di oliva al centro, i biscotti grazie ai conventi sono diventati un must della cucina italiana. 

Fuori dai monasteri, i biscotti diventarono dei veri e propri prodotti di consumo che si diffusero in tutta Europa e, così, a ridosso della rivoluzione industriale nacquero i primi biscottifici, antenati della grande industria dolciaria contemporanea. 

Difficile, se non impossibile, stilare un elenco completo dei biscotti, di tutte le ricette che col tempo si sono affermate e di quelle che invece continuano a nascere mixando tradizione e nuove frontiere del gusto. Custodi dell’originaria tradizione dei biscotti sono i panettieri e i pasticceri, artigiani che hanno sempre un occhio nel passato e uno nel presente.

I biscotti al latte

Una delle ricette più antiche, vista la semplicità degli ingredienti, è sicuramente quella dei biscotti al latte. Hai mai assaggiato i nostri biscotti al latte? I nostri biscotti “Umberto” o al latte, lavorati a mano e cotti al forno, con i loro ingredienti semplici e naturali, si dice che abbiano rubato il cuore di re Umberto I di Savoia, che ne andava semplicemente matto.

Il segreto della loro bontà esplosiva sta nella semplicità degli ingredienti e nella loro freschezza. I nostri biscotti al latte sono preparati a mano nel nostro laboratorio e sono, quindi, 100% artigianali, senza conservanti, coloranti, aromi artificiali e grassi idrogenati.

Ma c’è anche una tradizione di biscotti molto speciali che portiamo avanti da secoli, la tradizione dei biscotti di Natale di Barrafranca, dei biscotti all’anice fatti con il lievito madre che sono il simbolo natalizio del paesino in cui viviamo. Leggi il nostro articolo sui biscotti di Natale!

Perché preferire i biscotti artigianali a quelli della grande industria dolciaria? 

Se si è amanti del gusto vero e autentico, se si mangia per passione, non si può rinunciare al gusto dei biscotti appena sfornati, preparati a mano uno per uno, con materie prime selezionate, senza conservanti, coloranti, aromi artificiali e grassi vegetali. Non si tratta solo di mangiare dei biscotti, si tratta di esperienze di gusto e di prodotti buoni, genuini con cui coccolarsi nei momenti di pausa.