I buccellati siciliani di Panificio Mulara: tradizione, ricetta e ingredienti

I nostri buccellati siciliani sono online

Era nostro obiettivo da molto tempo, inserire sul nostro e-commerce, un dolce di cui vanno pazzi i nostri clienti durante i mesi invernali: stiamo parlando dei buccellati, dolce iconico della sicilianità, la cui ricetta racconta più di 2000 anni di tradizione pasticcera isolana. Adesso, come è nostra abitudine, vi racconteremo: origini, storia e ingredienti di questa leccornia tutta siciliana. 

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Origine dei buccellati siciliani

Come tutti i dolci tradizionali siciliani, anche l’origine dei buccellati si perde tra storia e leggenda. Alcune fonti ascrivono la storia della loro origine all’arrivo dei Romani in Sicilia, altre dai contorni molto più incerti, attribuiscono questa ricetta, così come molte altre ricette siciliane, all’influenza degli arabi nell’isola. Tuttavia, una sola cosa è certa: che i siciliani reinterpretarono la ricetta dei buccellati a modo loro, creando uno dei dolci più buoni e ghiotti della tradizione. 

Il termine “buccellato” deriva dal latino “buccellatum”, che indicava un pane o biscotto suddiviso in bocconi. Nel dialetto siciliano il buccellato assume diversi nomi quali “vucciddatu”, “cucciddatu” o “cuddureddu”. Tra una zona e l’altra della Sicilia, oltre alle differenze di denominazione, si possono riscontrare delle differenze nella ricetta. Se c’è una cosa bella nell’isola è questa: che in 25 711 mq ci sono innumeravoli influenze architettoniche e culturali divergenti, fuse e armoniose. 

Storia dei buccellati siciliani

Si narra che inizialmente i buccellati fossero un pane speciale che erano soliti mangiare i soldati romani, e che solo successivamente, venuti a contatto con la popolazione autoctona, si fossero trasformati in un dolce delizioso.

Eh già, sembra che i siciliani di una volta, avessero questo magico potere: di trasformare tutto in squisita leccornia. Dalle trincee romane i buccellati passarono ad inondare di odore e buon umore le cucine delle nonne isolane che plasmavano, con le loro sapienti mani, impasti fragranti di agrumi, frutta secca e pasta frolla, da regalare ai nipoti. È così che tra le case profumate di cannella e noce moscata, si tramandava l’antica ricetta per arrivare sino a noi.

Utilizzati in famiglia, come offerta invernale per celebrare il Natale, i buccellati oggi si possono gustare durante i mesi più freddi. Nei loro dolci morsi si conserva tutto il sapore del Mediterraneo e il vocìo di antiche feste familiari trascorse attorno a un tavolo.

La storia dei commerci in Europa, porta a congetturare che, inizialmente, i buccellati non contenessero spezie e che queste siano state introdotte durante il Medioevo, grazie agli scambi con il Medio Oriente. Così come, si è portati a pensare che i fichi, entrarono a far parte della ricetta, solamente sotto la dominazione araba dell’isola. Tutte queste informazioni, non hanno niente di certo, ma è bello conoscerle, perché ci danno una dimensione appunto di quanto ricca e variegata sia la cultura gastronomica dell’isola. 

Gli ingredienti tradizionali dei buccellati siciliani

Il buccellato siciliano ha un aspetto distintivo: c’è un ripieno morbido, ricco e aromatico, avvolto in una fragrante pasta frolla, friabile e leggera. Questo ripieno può avere forma rettangolare panciuta oppure una, oggi, americanissima forma a ciambella. 

La pasta frolla è costituita da una frolla preparata con farina, strutto, zucchero e uova che deve risultare morbida, ma al contempo friabile. Il ripieno, che è la parte più caratteristica, generalmente comprende: fichi secchi, miele, mandorle, noci, uva passa, scorza d’arancia candita, cannella e noce moscata. Tuttavia, come abbiamo già detto la composizione dell’impasto varia in base alla provincia.  

I buccellati vengono spesso decorati con zucchero a velo oppure glassa di zucchero o zuccherini colorati, per dare loro un aspetto festoso e invitante. 

Varianti regionali dei buccellati siciliani

Come abbiamo già detto, in Sicilia, ogni provincia ha sviluppato una propria variante del buccellato, aggiungendo tocchi unici e personalizzati. Ecco le tre principali:

  • Il buccellato palermitano: forse la versione più famosa, caratterizzata da una forma di ciambella grande e decorata con glassa e frutta candita.
  • Il buccellato trapanese: in cui l’uso della mandorla è predominante e che, talvolta, viene aromatizzato con vino cotto.
  • Il buccellato catanese: a forma di biscotto, spesso decorato con zucchero a velo o zuccherini colorati.

I nostri buccellati

La nostra versione tradizionale del buccellato è molto vicina a quella palermitana, anche se, per motivi di confezionamento abbiamo abbracciato la forma tradizionale catanese. 

I gusti disponibili sul nostro sito sono tre:

  1. I buccellati ai fichi, che mantengono intatta l’antica ricetta tradizionale dell’entroterra siciliano;
  2. I buccellati alla mandorla, che si rifanno maggiormente alla ricetta trapanese, avendo come ingrediente principale le mandorle, frutta secca tipica del nostro territorio;
  3. I buccellati arancia e limoncello, un’invenzione del nostro bakery chef Lorenzo.  

Neanche a dirlo, anche i nostri buccellati sono privi di conservanti e aromi artificiali e, ovviamente sono 100% artigianali. 

I buccellati siciliani sono un vero e proprio patrimonio gastronomico dell’isola, un dolce che racchiude secoli di storia e influenze culturali. Con i loro ingredienti semplici e genuini e il sapore ricco e speziato, questi dolci rappresentano una delizia irresistibile che celebra la sicilianità e la convivialità tipica dell’isola. Che siano preparati per Natale o per altre occasioni, i buccellati continuano a essere un simbolo dell’amore per la pasticceria siciliana, tramandato di generazione in generazione.

Sarà nostra missione, proteggerlo dalla dimenticanza e tramandarlo ancora e ancora. Fatti raccontare dai buccellati storie d’amore e di dolcezza.