Il periodo pasquale è stato per noi, sempre un periodo magico, dentro e fuori dal nostro panificio. Nel nostro paese, infatti, la Pasqua è una festa molto importante, uno di quei bagagli culturali e tradizionali che ti porti dentro sin da bambino con magia, attesa, stupore; sentimenti che non ti lasciano mai, nemmeno da adulto. E sì perché la Pasqua a Barrafranca, il nostro paese, inizia a respirarsi con le vie Crucis dei Venerdì di Quaresima, che preparano tutto il popolo a quelle che saranno le intense attività devozionali della Settimana Santa, che ha inizio con la tradizionale Domenica delle Palme.
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La domenica delle Palme
Durante la domenica delle Palme, palme intrecciate e ramoscelli di ulivo vengono portati in Chiesa per la consueta benedizione, che segna l’inizio di una settimana intensa e molto emozionante.
Il Martedì Santo
Il martedì Santo vi è il consueto appuntamento in Chiesa Madre per il concerto del Corpo Bandistico della Città che intona le musiche tradizionali della Settimana Santa, che vengono cantate appassionatamente dai fedeli insieme a quello che è per ogni barrese il canto devozionale più amato di tutti, il canto dedicato al Santissimo Crocifisso di Barrafranca, scritto dal Maestro Salvatore Rizzo. Il concerto è un evento particolarmente sentito, che prepara l’atmosfera del mercoledì santo e della sua bellissima Vasacra.
Il Mercoledì Santo
Il mercoledì santo prende vita “A Vasacra” una meravigliosa rappresentazione vivente, a cura dell’Ass. Arcobaleno, degli ultimi momenti della vita di Gesù, dall’ultima cena fino alla resurrezione dal sepolcro. È così che il paese si trasforma in un set a cielo aperto e una parte della cittadinanza recita e veste i panni dei personaggi biblici. La rappresentazione è accompagnata dai bellissimi versi scritti in vernacolo dialettale dal Prof. Carmelo Orofino e da Don Sandro Bernunzo, di una forza poetica e di una bellezza senza pari.
Il Giovedì Santo
Giovedì è il giorno dei sepolcri e della Via Crucis per le strade del paese. Dopo cena i barresi escono dalle loro case per recarsi in tutte le Chiese ad ammirare i sepolcri, che rappresentano simbolicamente la tomba di Gesù e poi aspettano la mezzanotte per prendere parte alla Via Crucis che partendo dalla Chiesa Madre ripercorre la tradizionale via dei Santi. È così che nel cuore della notte, per i vicoli e le stradine si sentono rimbombare canti e preghiere e anche dei particolarissimi lamenti recitati che sono tipici della Settimana Santa barrese. Sentirli è davvero emozionante. Alla fine della Via Crucis in Chiesa Madre avviene l’attesissimo disvelamento del Crocifisso, a cui prende parte un’intera comunità, visibilmente emozionata, al grido di “Ie a’mmisiricordia” (a Misericordia). L’intera processione termina nelle tarde ore del mattino, ma il tempo per riposarsi è davvero poco, perché alle ore 9:00 ci sarà l’uscita dalla Chiesa della Divina Grazia dell’Addolorata.
Il Venerdì Santo
Il fulcro devozionale della Settimana Santa barrese si concentra tutto nel Venerdì Santo, una giornata molto intensa ed emozionante per ogni barrese, la cui atmosfera non può essere spiegata, ma può solo essere vissuta e condivisa. Il Venerdì Santo si apre con l’uscita della Madonna Addolorata alle ore 9:00 dalla Chiesa della Divina Grazia, accompagnata dall’Apostolo Giovanni, un santone di Carta Pesta alto 3 metri, dalla bellezza impressionante. L’Addolorata, tutta vestita in nero, con un pugnale conficcato nel petto, viene portata in Spalla dalle Donne della Confraternità della Santissima Addolorata, che sono tradizionalmente vestite con pantalone nero, maglioncino bianco e foulard nero sopra le spalle.
Maria Addolorata percorre la Via dei Santi accompagnata dal suono luttuoso della banda, mentre i fedeli si recano in Chiesa Madre a portare le “scocche devozionali” che andranno ad ornare il Crocifisso, chiamato dai barresi “U trunu”. Il pomeriggio si svolge tutto nella preparazione e nell’attesa dell’uscita del Santissimo Crocifisso, che dopo la Santa Messa, alle ore 20:00 viene portato fuori dal portone principale della Chiesa Madre tra i canti, gli applausi e le lacrime dei fedeli. La processione è veramente suggestiva. Ci sono centinaia di uomini che portano in spalla, attraverso due grandi travi di legno (le baiarde), il Crocifisso che è posto su due sfere, una prima più piccola che rappresenta il mondo con i cinque continenti e una più grande, dove viene inserito il Crocifisso vestito di oro devozionale e ornato delle tradizionali scocche colorate. “U trunu” viene portato in processione per la via dei Santi insieme alla Madonna Addolorata e a “U Signuri di l’Urna” (ovvero la salma di Cristo morto in una teca di vetro) e al Corpo Bandistico della Città. Conclusa la via dei Santi, il Crocifisso viene riportato in Chiesa, dove i fedeli attendono la predica del Parroco che affacciandosi dai locali della Chiesa in Via Umberto, mostra il Santissimo Crocifisso e chiude la passione del venerdì.
La Domenica di Pasqua
La Domenica di Pasqua ha inizio a mezzanotte con la tradizionale Messa di Risurrezione, a cui la comunità barrese partecipa numerosa. Segue ad ora di pranzo una bellissima rappresentazione dell’incontro tra Gesù Risorto, la Madonna e i 12 apostoli in Piazza Fratelli Messina. La particolarità della festa è data dagli apostoli,che sono degli alti santoni in legno e cartapesta che raggiungono fino ai 3 metri di altezza e che vengono retti dall’interno dai portatori. La manifestazione inizia con San Pietro che cerca Gesù e alla fine lo trova e va ad avvisare Maria madre di Dio che suo figlio è risorto. Le Statue della Madonna e di Gesù allora si incontrano. L’attesa dell’incontro viene ricreata dal suono del “tamburrino” e così una volta che la Vergine Maria ha appurato che suo figlio è vivo e risorto, si spoglia del mantello nero e splende vestita di bianco. Il suono della banda accompagna il festoso incontro tra madre e figlio e verso le ore 14:00 la processione può dirsi conclusa. Dopo la messa serale, Gesù Risorto, la Madonna e gli Apostoli percorreranno la Via dei Santi in processione per chiudere definitivamente i festeggiamenti della Settimana Santa.
Abbiamo voluto dare brevemente quello che è un assaggio delle tradizioni a cui siamo legatissimi da tutta la vita e che caratterizzano la nostra cittadina. A chi non è mai venuto a Barrafranca, consigliamo di venirci a trovare, la settimana santa sarebbe un’occasione perfetta, perché veramente vale davvero la pena vederla e viverla. Ai nostri concittadini chiediamo scusa se abbiamo descritto brevemente, senza particolari storici le nostre tradizioni e se abbiamo dimenticato qualcosa, magari il prossimo anno, riusciremo a parlarne in maniera più approfondita con un bel lavoro di collaborazione.
Come sempre, viva le tradizioni.
Buona Pasqua e gustatevi le nostre colombe artigianali!